
Torino si prepara a stendere la tovaglia lunga dell’estate e lo fa con Buonissima, versione “estiva e leggera” dell’ormai rodata kermesse gastronomica che, tra ottobre e novembre, ha abituato il pubblico a banchetti di altissimo profilo. Stavolta, invece, dal 17 al 21 giugno, il menu si fa più snello ma non meno ambizioso: oltre 25 eventi, più di 50 cuochi, in un palinsesto che mescola chef stellati, osterie storiche, contaminazioni internazionali e l’irrinunciabile rito della piola. Il tutto, manco a dirlo, nel pieno fermento che precede l’arrivo in città dei World’s 50 Best Restaurants, per la prima volta in Italia per la cerimonia che si svolgerà il 19 giugno.
Dietro la regia della manifestazione restano gli ideatori di sempre: Stefano Cavallito, Luca Iaccarino e Matteo Baronetto, con la benedizione del Comune, della Camera di Commercio e il sostegno di partner come Acqua Panna & S. Pellegrino e il Consorzio Alta Langa. Obiettivo: unire alta cucina e spirito popolare, con la solita formula di mescolare i piani, abbattere le etichette e, soprattutto, far divertire. Mangiare bene, ma senza prendersi troppo sul serio.
Cinque i format principali, pensati per attraversare Torino a morsi, brindisi e risate. Si comincia il 17 giugno con la Vertical Dinner a Flashback Habitat, ex brefotrofio in collina trasformato in rifugio artistico. Sei chef raccontano l’Italia da sud a nord attraverso un percorso “verticale” in sei tappe, dal giardino alla terrazza. Tra i nomi, Giuseppe Iannotti, Ugo Alciati, Paolo Gori, Luciano Monosilio, Massimiliano Prete e Giuseppe Rambaldi. Si parte da 80 euro, e si sale.
Il giorno dopo, 18 giugno, spazio all’edizione “Melting Pot” di Degustando, la standing dinner che stavolta mette al centro dieci cuochi internazionali che hanno scelto l’Italia come patria gastronomica d’adozione. Tra gli altri, Matias Perdomo, Roy Caceres, Giulia Liu, Jessica Rosval e Vinod Sookar: una vera Babele del gusto, servita al pubblico tra vino, cocktail e buona musica. Anche qui, si entra a partire da 80 euro.
Dal 17 al 20 giugno arrivano le Cene Pop Up, dove trattorie e fine dining si danno appuntamento a quattro mani. Un po’ osteria, un po’ haute cuisine, sempre con la voglia di stupire. Tra gli incroci più curiosi: Antiche Sere che ospita Le Calandre (sì, quelle tre stelle Michelin di Rubano), Baronetto che cucina da Lao, e Scatto dei Costardi Bros che apre le porte a Dennis Panzeri della Piola Ceretto.
Ma la vera regina della tavola torinese resta lei, la piola. Per questo, Piolissima, dal 17 al 21 giugno, torna a celebrare il lato più verace della cucina piemontese, con 17 osterie che propongono cene popolari a base di acciughe al verde, Barbera della casa, antipasti serviti senza fretta e, se va bene, anche un paio di partite a bocce. Prezzo fisso, 30 euro. E una discreta dose di spirito sabaudo.
Chiusura in bellezza il 20 giugno con Bistromania, la grande festa dei bistrot ospitata da Snodo alle OGR. Dodici insegne torinesi tra le più brillanti della nuova generazione si mettono in mostra in una serata all’aperto con dj set e after party. In scena, tra gli altri, Scannabue, Razzo, Salto dell’Acciuga, Silos, Buatta, Contesto Alimentare. Ingresso democratico: 10 euro con calice incluso.
Se la versione autunnale di Buonissima è da tempo il grande cenone delle celebrazioni gastronomiche, quella estiva è un giro d’antipasti ben serviti, in cui Torino racconta se stessa con leggerezza, orgoglio e voglia di contaminarsi. Una città che si scopre sempre più cosmopolita anche a tavola, senza dimenticare le sue radici. E dove, con un po’ di fortuna, si può ancora finire la serata con un piatto di acciughe e un bicchiere di rosso, senza dover consultare la carta dei vini.
Buonissima Summer Edition: dal 17 al 21 giugno, a Torino.
Info su www.buonissimatorino.it e profili social ufficiali.